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Scadenza del casco per moto: Quando cambiarlo e sostituirlo?

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Come tutti gli oggetti anche il vostro amato casco può usurarsi ed è dunque importante adottare tutta una serie di accorgimenti che vi aiutino a preservarne l’integrità e, di conseguenza, l’efficacia.

Ma quali sono questi accorgimenti? E soprattutto, come fare a capire quand’è il momento di arrendersi e cambiare casco ?
Bene, è ora di entrare nel dettaglio e analizzare quelli che sono gli aspetti da non trascurare, per far sì che la situazione non divenga irreparabile.

Sei ancora alla ricerca di un casco? Ne abbiamo recensiti di tutti i tipi:
1 – Caschi integrali
2 – Caschi jet
3 – Caschi modulari

Quando cambiarlo: i segni d’usura del casco

Le parti del casco più soggette all’usura sono essenzialmnente tre: calotta, guarnizioni e interni.
Per quel che concerne la prima, il principale responsabile della sua usura è il sole . Sì, perché i raggi UV non sono solo in grado di rovinare rivestimenti e verniciature, ma persino i materiali interni. Va da sè che tenere il vostro casco il più possibile all’ombra risulta necessario per prevenirne il deterioramento, specie in estate.

Il silicone liquido risulta invece l’arma vincente per la protezione delle guarnizioni . Ricordate che oltre ad una questione estetica tenerle pulite ne migliorerà di gran lunga l’efficacia contro le infiltrazioni.
In ultimo, per quel che riguarda gli interni la questione è tutto più semplice, grazie al fatto che le fodere sono staccabili e di conseguenza si prestano ad essere lavate facilmente con acqua e sapone neutro. È consigliabile effettuare tale lavaggio due volte all’anno.

La normativa per il casco per moto

Il 2020 ha visto l’entrata in vigore della ECE 22-06 , ovvero la nuova normativa che va a sostituire la precedente 22-05 in vigore dal 1996.
Va detto che è comunque previsto un periodo di transizione della durata di tre anni (a partire da questo), durante i quali sarà ancora possibile mettere in vendita i caschi omologati con la 22-05.

Ma cosa comporta tutto questo? E come potete verificare che il vostro casco sia omologato?
Dunque, cominciamo subuto col dire che sotto la sigla ECE vengono raggruppate tutte le norme in materia di caschi, sia a livello nazionale che Europeo, per far sì che questi rispettino dei precisi standard di sicurezza.

Per accertarvi che il casco che avete già acquistato o state per comprare sia in linea con i nuovi criteri di omologazione, vi basterà dare un’occhiata all’etichetta bianca posta all’interno (solitamente sui cinturini di ritenzione).
Su tale etichetta dovranno essere riportati la lettera E, il numero 3 (se il casco è in vendita nel nostro Paese) e il numero dell’omologazione, ovvero 06.

Scadenza del casco

Ebbene sì, come la maggioranza dei prodotti che si trovano in commercio, anche il vostro casco ha una data di scadenza.
Prima di essere immesso nel mercato o dopo essere stato sottoposto a numerosi test sulla resistenza e la compattezza, per ciascun casco omologato viene stabilito quello che sarà il suo ciclo di vita.

La data di scadenza viene riportata sia sulla confezione che sull’etichetta . Oltre tale data il casco sarà considerato non utilizzabile e, dunque, non più omologato.

Naturalmente, maggiore è il prezzo di un casco, più esso sarà resistente a urti e usura e, di conseguenza, più lunga sarà la scadenza.
Va premesso, però, che, a prescindere da prezzi e test, è molto difficile che un casco presenti una scadenza superiore a cinque anni.

Durata media del casco

Gli esperti del settore concordano sul fatto che la durata media di un casco sia pari a cinque anni .
Detto questo, un casco indossato di rado e che non abbia subito particolari urti, dopo cinque anni dal suo acquisto si presenterà in maniera totalmente differente rispetto a un casco usato quotidianamente. Come abbiamo già sottolineato in precedenza, è il caldo uno dei principali responsabili dell’usura di un casco.

Quindi, se parliamo di durata media, dobbiamo fare i conti soprattutto con il logorio della parte interna poiché quella esterna, a meno che non isa stata soggetta a violenti o ripetuti urti, non dovrebbe deteriorarsi più di tanto.
Il punto è che tra caldo, raggi UV e sudore la calotta è destinata col tempo a seccarsi e a sbriciolarsi (essendo composta per lo più da polistirolo) perdendo così le sue caratteristiche principali e venendo meno alla sua funzione di protezione e di assorbimento degli urti.

Sostituzione casco dopo incidente

Ma è davvero necessario cambiare casco dopo un incidente o una brutta caduta? Questa è la domanda che si sono posti almeno una volta nella loro vita la maggior parte dei motociclisti. La risposta è la seguente: sì.

Numerosi studi hanno infatti dimostrato che le probabilità di subire gravi lesioni alla testa raddoppiano quando si indossa un casco già compromesso a causa di una caduta .

In particolare, nella malaugurata ipotesi in cui doveste subire un secondo colpo nello stesso punto, il rischio di lesioni gravi alla testa aumenterebbe fino al 20% in più .
Questi stessi studi hanno inoltre evidenziato che la sicurezza garantita dal casco può diminuire anche quand’esso esteriormente appaia integro.
Insomma, al di là degli studi, se c’è un consiglio che sentiamo di darvi è che, quando si tratta di preservare la salute, è sempre meglio non essere approssimativi.

Sostituire la chiusura del casco

Il sistema di ritenzione, detto cinturino, è uno degli elementi fondamentali di un casco. Ne esistono di due tipologie: i cinturini con fibra micrometrica e quelli con chiusura a doppia D.

La chiusura micrometrica, comunemente detta a sgancio rapido, è la più diffusa, oltre a essere quella di più facile utilizzo. La chiusura a doppia D, o a doppio anello, è invece la più utilizzata dai piloti e si lascia preferire per viaggi non troppo lunghi e a velocità sostenuta.

Si tratta di un meccanismo di chiusura più complesso rispetto a quello a sgancio che per alcuni potrebbe risultare fastidioso.

Molti ricorrono addirittura alla sostituzione del cinturino, operazione che sconsigliamo caldamente di fare soprattutto perché, in seguito a questa modifica, il vostro casco perderebbe l’omologazione. È bene dunque che ponderiate la scelta del casco da acquistare in base al tipo di utilizzo che farete della moto.

6 commenti su “Scadenza del casco per moto: Quando cambiarlo e sostituirlo?”

    1. I caschi per moto hanno una durata di vita limitata e devono essere sostituiti dopo un certo periodo di tempo. La durata di vita di un casco dipende dal materiale di costruzione, dal tipo di utilizzo e dalle condizioni di conservazione. In generale, i caschi per moto dovrebbero essere sostituiti ogni 5-7 anni, anche se alcuni produttori consigliano di sostituirli anche prima se il casco è stato utilizzato frequentemente o se è stato esposto a condizioni estreme, come il sole o il freddo estremo.

      In Italia, è obbligatorio indossare il casco quando si guida una moto o si viaggia come passeggero su una moto. Se viene fermato dalla polizia e non si indossa un casco in regola o se il casco è danneggiato o scaduto, si rischia di pagare una multa e di subire altre sanzioni previste dal codice della strada. Inoltre, è importante ricordare che il casco è un elemento fondamentale per la sicurezza durante la guida in moto e che indossare un casco scaduto o danneggiato può mettere a rischio la propria vita e quella degli altri. Pertanto, è importante verificare regolarmente lo stato del proprio casco e sostituirlo se necessario per garantire una protezione efficace in caso di incidente.

  1. Ma dove avete letto che il casco ha una data di scadenza scritta sulla confezione?
    Date informazioni errate e fuorvianti.
    Nessuna legge ed è solo questa che conta impone una scadenza ai caschi.
    Poi ovviamente c’è il buon senso ma non è imposto nulla per legge…..

    1. In generale, i caschi per moto non hanno una data di scadenza scritta sulla confezione o sull’etichetta. Tuttavia, i caschi per moto hanno una durata di vita limitata e devono essere sostituiti dopo un certo periodo di tempo. La durata di vita di un casco dipende dal materiale di costruzione, dal tipo di utilizzo e dalle condizioni di conservazione. In generale, i caschi per moto dovrebbero essere sostituiti ogni 5-7 anni, anche se alcuni produttori consigliano di sostituirli anche prima se il casco è stato utilizzato frequentemente o se è stato esposto a condizioni estreme, come il sole o il freddo estremo.

      Per verificare lo stato del proprio casco e assicurarsi che sia ancora in grado di proteggere adeguatamente durante la guida, è importante controllare regolarmente il casco per individuare eventuali danni o segni di usura. In particolare, è importante verificare che il casco sia integro e che non presenti crepe, deformazioni o altri danni che potrebbero comprometterne la funzionalità.

  2. Buongiorno.
    Come si fa a sapere che materiali hanno usato per la costruzione ? non lo dichiara e/o dimostra nessun produttore, ci fidiamo, che sia a norma di utilizzo.
    Lo stesso vale per la scadenza, se un casco è usato pochissimo, per pochi kilometri percorsi, una volta al mese e non tutti i mesi, soprattutto quelli invernali, valgono lo stesso 5 anni ? anche se il casco appare ed è immacolato.
    Si dice che la scadenza è sulla confezione, ma questa viene gettata, difficilmente un utilizzatore trascrive la data di produzione e di scadenza qual ora ci fosse davvero.
    Se poi, il discorso è puramente una questione commerciale la ECE 22-06 mi fa sorridere.
    Piango invece se penso che, devo buttare il mio casco BHR preso più o meno 5 anni fa.
    A proposito dove si buttano i caschi ? nella plastica differenziate indifferenziata, al inceneritore troveranno decine e se non centinaia di caschi, c’è qual quadra che non cosa. 🙂

    1. Comprendo le tue preoccupazioni e interrogativi riguardo ai caschi per moto. Cercherò di rispondere ai tuoi dubbi:

      Materiali di costruzione: La maggior parte dei produttori di caschi fornisce informazioni sui materiali utilizzati nella costruzione dei loro prodotti, almeno in termini di guscio esterno e imbottitura interna. Se queste informazioni non sono prontamente disponibili, potrebbe essere necessario contattare direttamente il produttore.

      Scadenza del casco: La raccomandazione generale è di sostituire un casco ogni 5 anni dall’acquisto o 7 anni dalla data di produzione. Questo perché i materiali utilizzati per la costruzione del casco possono degradarsi nel tempo, anche se il casco sembra in buone condizioni esterne. Fattori come l’esposizione ai raggi UV, l’usura interna e persino i prodotti per la cura dei capelli o il trucco possono influire sulla durata di vita di un casco. Anche se il casco viene utilizzato raramente, è consigliabile attenersi a questa regola generale per garantire la massima sicurezza.

      ECE 22-06: La norma ECE 22-06 è una norma di sicurezza riconosciuta a livello internazionale. È stata creata per garantire che i caschi offrano una protezione adeguata in caso di incidente. Non è solo una questione commerciale; si tratta di salvare vite.

      Smaltimento dei caschi: La maniera corretta di smaltire un casco dipende dalle normative locali sulla raccolta dei rifiuti. Generalmente, i caschi non possono essere riciclati attraverso la raccolta differenziata tradizionale a causa della combinazione di materiali utilizzati. In alcuni luoghi, potrebbero esserci programmi speciali o raccolte dedicate per caschi dismessi. Se non sei sicuro, ti suggerisco di contattare l’ente locale preposto alla gestione dei rifiuti o un rivenditore di caschi nella tua zona per chiedere consiglio su come smaltire correttamente il casco.

      Infine, capisco che potrebbe sembrare uno spreco gettare un casco che sembra ancora in buone condizioni, ma la sicurezza dovrebbe essere sempre la priorità principale quando si tratta di equipaggiamento protettivo per la moto.

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